GTranslate
Sito ufficiale: gtranslate.io (sviluppatore) – il plugin free è disponibile su wordpress.org/plugins/gtranslate
GTranslate è un plugin di traduzione che sfrutta il motore di Google Translate per rendere multilingua il sito. È disponibile in versione gratuita e premium. In modalità gratuita, GTranslate aggiunge un widget di selezione lingua sul sito che, quando usato, traduce automaticamente i contenuti in oltre 100 lingue utilizzando le traduzioni fornite da Google Translate (tramite il suo widget o API). Questa versione gratuita effettua la traduzione dinamicamente sul lato utente (tipicamente inserendo uno script Google che traduce il testo al volo nel browser). La versione premium di GTranslate, invece, funziona più similmente a Weglot: fornisce traduzioni automatiche neurali di alta qualità, le ospita su un server cloud e permette funzionalità avanzate come l’indicizzazione SEO delle pagine tradotte, la traduzione degli URL e la modifica manuale delle traduzioni tramite un editor front-end.
Modalità di traduzione:
- Free: traduzione completamente automatica e non editabile, eseguita dal servizio Google Translate. L’utente seleziona una lingua dal menu e vede la pagina tradotta istantaneamente. Non vengono create pagine separate né salvate traduzioni nel database. Questa modalità è a scopo principalmente di comodità per l’utente, ma non crea un vero sito multilingua persistente (la traduzione scompare se si ricarica senza usare il widget).
- Premium: GTranslate genera copie cache delle pagine tradotte su sottodomini (es. es.tuosito.com) o cartelle, rendendole indicizzabili dai motori di ricerca. Le traduzioni automatiche (basate su motore Google NMT avanzato) possono essere successivamente modificate manualmente dall’utente per migliorarne la qualità. L’editor di traduzione consente di correggere il testo direttamente sul front-end del sito (quando loggati). Inoltre, in modalità premium GTranslate può tradurre anche gli URL delle pagine (slug) per migliorare la SEO.
Vantaggi:
- Soluzione immediata (versione free): In pochi minuti si può fornire un’opzione di traduzione ai visitatori, senza configurazioni API complesse. Il widget di GTranslate free è facile da installare e consente a qualsiasi utente di tradurre la pagina nella propria lingua con un click. È una soluzione gratuita e a impatto zero sul contenuto (non bisogna creare manualmente versioni tradotte).
- Copertura linguistica vasta: Si appoggia a Google Translate, quindi supporta oltre 100 lingue, compresi idiomi meno comuni e lingue RTL (right-to-left) senza problemi particolari.
- Upgrade SEO con premium: Passando alla versione a pagamento, GTranslate diventa un vero plugin multilingua SEO-friendly: consente di avere URL dedicati per lingua, pagine indicizzabili e meta tag tradotti, migliorando la visibilità internazionale. È una strada per ottenere SEO multilingue senza dover rifare il sito o tradurre manualmente tutto.
- Traduzione neurale di qualità migliore: La versione premium dichiara di usare le Google Neural Translations (motore NMT) che hanno una qualità sensibilmente migliore rispetto al vecchio Google Translate di qualche anno fa. Questo porta a traduzioni più naturali e accurate, riducendo il lavoro di correzione.
- Editor di traduzione manuale: In modalità premium, la possibilità di modificare ogni frase tradotta offre controllo sulla qualità (funzione assente in molti altri plugin automatici free). Così si può combinare la velocità dell’auto-traduzione con la precisione dell’intervento umano.
- Statistiche traffico (premium): GTranslate fornisce anche statistiche sull’utilizzo delle versioni tradotte (quante visite per lingua, ecc.) direttamente in bacheca, utili per valutare l’efficacia del multilingu.
- Prezzi accessibili per piani base: I piani premium di GTranslate partono da circa $5.99 al mese, più economici di servizi come Weglot, il che può essere vantaggioso per piccoli siti.
Svantaggi:
- Versione free non SEO-friendly: Il grande limite della versione gratuita è che non permette l’indicizzazione delle traduzioni. Le traduzioni avvengono tramite Javascript e non generano pagine permanenti, quindi i motori di ricerca vedono solo il sito nella lingua originale (le versioni tradotte non compaiono nei risultati di ricerca). Per un sito dove la SEO multilingue è “di grande valenza” (come nel nostro scenario), la versione free di GTranslate non è sufficiente. Va bene solo per offrire una traduzione rapida ai visitatori umani.
- Traduzioni non perfezionabili (free): In modalità gratuita non c’è modo di correggere eventuali errori di Google Translate – il che può portare a testi imprecisi o poco professionali. Errori grossolani potrebbero confondere i clienti. Quindi, o si accetta passivamente la traduzione automatica con i suoi difetti, oppure bisogna passare alla versione premium per poter intervenire.
- Dipendenza e perdita dati se si disdice (premium): La versione premium funziona in abbonamento: se dopo mesi/anni si decide di smettere di pagare il servizio, tutte le pagine tradotte ospitate nel cloud GTranslate non saranno più disponibili (situazione analoga a Weglot). Bisognerebbe quindi esportare le traduzioni manualmente prima di disdire, ma reimportarle in un altro sistema richiederebbe lavoro non indifferente. Questa lock-in è un aspetto da ponderare.
- Necessità di subdomain (SEO mode): Per rendere le traduzioni indicizzabili, GTranslate premium di default utilizza sottodomini per ciascuna lingua (es. fr.tuosito.com) o sottocartelle via proxy. L’implementazione dei sottodomini richiede di impostare record DNS e di solito un certificato SSL wildcard. Per alcuni utenti meno tecnici, questa configurazione può essere impegnativa (anche se le guide sono fornite).
- Qualità automatica variabile: Nonostante i progressi di Google Translate, la qualità varia a seconda delle coppie linguistiche e del contesto. Bisogna mettere in conto di rivedere almeno le pagine cruciali. Ad esempio, termini tecnici o frasi di marketing potrebbero essere tradotti in modo non ottimale e richiedere aggiustamenti.
- Abbonamento mensile: Anche se i costi sono più bassi di altri, è comunque un canone mensile. A lungo termine, potrebbe superare il costo di un plugin come WPML (che ha solo rinnovi annuali e volendo si può usare a vita con licenza una tantum se non si aggiorna).
Impatto su database e performance:
- Free: impatto quasi nullo su DB e performance. Il plugin essenzialmente carica lo script di Google Translate e poco altro. Il sito non effettua query aggiuntive né memorizza dati, tutto avviene nel browser del visitatore. È quindi molto leggero e non rallenta il caricamento in modo significativo.
- Premium: anche qui, le traduzioni sono servite dalla rete cloud di GTranslate e non dal DB locale. La differenza è che con premium, quando un utente richiede ad esempio
es.tuosito.com/page, GTranslate recupera la traduzione dal suo cache server e la fornisce. Il WordPress locale vede la richiesta come proveniente da GTranslate (in modalità proxy) oppure è configurato per reindirizzare. In termini di performance, c’è un piccolo overhead di rete per fare da tramite, ma il vantaggio è che la pagina è già tradotta e ottimizzata. In sintesi, l’impatto sul server WordPress rimane basso; sul client, si evitano i ritardi di traduzione al volo perché le pagine arrivano già pronte. Quindi GTranslate premium in modalità indicizzazione ha un buon profilo di performance, simile a Weglot.
Impatto SEO:
- Free: inesistente a livello SEO – le traduzioni non vengono indicizzate. I motori di ricerca ignorano i contenuti tradotti dinamicamente via JS. Dunque, usare solo GTranslate free non porta benefici SEO (ma almeno non genera duplicati o penalità, semplicemente Google non li vede).
- Premium: buono, quasi al livello di Weglot. Con sottodomini o sottocartelle indicizzabili, GTranslate premium consente di posizionarsi per le parole chiave nelle lingue target. Inoltre traduce anche gli URL delle pagine (funzione avanzata per avere ad es.
/es/productoal posto di/es/product), il che può dare un ulteriore vantaggio SEO. Implementa hreflang e meta tag tradotti. Unica avvertenza: come sempre, se il contenuto tradotto automaticamente è di bassa qualità, indicizzarlo può essere un’arma a doppio taglio (contenuti di scarsa qualità possono non piacere a Google). È consigliato quindi revisionare almeno i testi chiave per garantire che le pagine indicizzate nelle altre lingue siano valide e non “spammy”. In definitiva però, GTranslate premium può migliorare nettamente la presenza internazionale di un sito con uno sforzo relativamente basso.
Costo:
- Free: Gratis (plugin WordPress.org).
- Premium: Abbonamento mensile/annuale. Piani da $5.99/mese (Bilingual, 2 lingue) fino a piani Enterprise più costosi. Ad esempio, il piano Custom ($9.99/mese) copre traduzioni indicizzabili, editing manuale, ma solo 1 lingua aggiuntiva; piani superiori offrono più lingue e funzioni come traduzione URL/domains multipli (es. il piano Business ~$27/mese include traduzione URL). Bisogna scegliere il piano adatto in base al numero di lingue e necessità SEO.
